Progettazione generale preliminare di tutto l’ambito del Porto Vecchio atta ad individuare le destinazioni d’uso più adatte per il riuso dell’ambito nonché le linee essenziali di riutilizzo dell’area nel rispetto della necessaria tutela del valore culturale non solo del singolo manufatto/edificio ma del complesso nel suo insieme.

Il progetto prevede la realizzazione di tutte le infrastrutture (energia, approvvigionamento idrico , fognature, riscaldamento, rete dati, impianti generali a servizio del comprensorio etc.) nonché di tutte le strade e delle opere speciali necessarie alle attività artigianali/industriali di servizio alle attività portuali (cantieristica di supporto alle marine diportistiche etc.).



Per la parte architettonica si prevede il restauro o la ristrutturazione di tutti gli edifici esistenti, magazzini di pregio con un’area di sedime media che varia dai 5000 ai 10000 mq, per una volumetria complessiva di circa 900.000 mc; i magazzini settecenteschi sono, come il Magazzino 26 sopracitato, quasi tutti di quattro livelli, con un fronte postico finestrato ed un prospetto principale dotato di terrazzamenti appoggiati su colonne di ghisa, con un sistema meccanico di argani di rialzamento delle merci.
La meccanica di pregio e gli ulteriori edifici destinati a centrale idrodinamica etc.., tutti di grande valenza storica, hanno motivato il vincolo monumentale su tutto l’ambito.
Le marine inserite in due bacini esistenti, protetti da una diga foranea, consentono l’ospitalità a circa 500 posti barca fino ai 50 mt di lunghezza. Sono previsti nuovi edifici quali hangar di rimessaggio per le funzioni legate alla nautica. Parte non trascurabile della progettazione ha riguardato le bonifiche ambientali propedeutiche alla realizzazione di tutti gli interventi.

Committenza: Gruppo Maltauro, gruppo De Eccher, Sinloc, Banca Intesa, BIIS.
Importo dei lavori: 500 milioni di euro.

Photogallery