Rossella Erika Gerbini

Nata a Trieste il 7 agosto 1954, si laurea in architettura a Firenze nel 1980 dove apre uno studio di progettazione architettonica e decorazione d’interni e dove rimane a lavorare e vivere sino al 1992.

La specializzazione in restauro le fa privilegiare le ristrutturazioni dei palazzi storici come Palazzo Coppini in Lungarno Corsini a Firenze.

Lavora anche nell’ambito della moda edificando tra gli altri gli stabilimenti di filati di Lineapiù a Prato per produzione di Tessuti di Armani, Versace, etc… Contemporaneamente progetta all’estero. Significativi di quel periodo sono la realizzazione di due Club House a Rijadh e residenze private per la Hall Arredamenti di Firenze.

Ha lavorato dal 1987 al 1990 come consulente progettuale, in particolare nel settore ospedaliero o ricettivo, sotto il patrocinio dell’Unicef per il Consorzio Marco Polo di Venezia in paesi del terzo mondo quali Lesotho, Burkina Faso, Egitto ecc.

È stata per anni vicepresidente della Associazione Petra che si occupa di Pet Terapy, Ippoterapia e disagio dell’infanzia.

Dal 1988 opera prevalentemente a Trieste. Le realizzazioni di questo periodo sono: Palazzo Marconi e l’autoparking di Via Fabio Severo, il progetto di recupero dell’Opificio Stock di Roiano, il recupero di Via delle Monache, la sede della Cassamarca di Treviso in Via Diaz, il progetto di ristrutturazione degli stabilimenti Stock di Zaule.

Dal 1997 si è occupata per le Amministrazioni Pubbliche delle problematiche inerenti progetti architettonici e progetti di indirizzo socio-politico.

Durante l’esperienza in Consiglio comunale e come presidente della commissione Lavori Pubblici segue in particolare la riqualificazione del fronte mare di Barcola e promuove il rifacimento dell’arredo urbano e della pavimentazione di Piazza Unità nell’ambito delle scelte Urbanistiche delle Amministrazioni per la città di Trieste.

È stata consulente tecnico del tribunale di Trieste per le opere edili in genere.

Dal 1999 al 2002 è stata titolare insieme a Roberto Bilucaglia di una galleria show room di design e pittura in Via Piccolomini n. 9 a Trieste.

Prosegue l’attività occupandosi di urbanistica, Piani di Recupero dell’ambito non solo della Stock di Roiano, ma anche quello della Caserma nello stesso rione. Sono di questo periodo il restauro del Comune di Perarolo e la consulenza per quello di Gemona.

Al termine dell’incarico politicotecnico per il Comune di Trieste continua ad occuparsi di urbanistica a seguito delle inevitabili conoscenze acquisite sullo sviluppo urbano.

Infatti riceve nel 2001 l’incarico dall’Autorità Portuale di redigere un Piano di indirizzo per il recupero urbanistico del Frontemare di Trieste che costituirà poi, congiuntamente a quello redatto, per le aree di pertinenza Comunale, il Masterplan del Concorso Internazionale di idee per la città compresa dal Portovecchio all’ambito della Lanterna.

Da questo discenderà la definitiva riqualificazione delle Rive.

La specializzazione in restauro la portano agli interventi di ristrutturazioni e restauro di ambiti significativi della città quali il progetto di riqualificazione delcomprensorio di via dei Capitelli e di via delle Beccherie nonché degli ambiti conventuali del colle di San Giusto, di via delle Monache e di via Cattedrale.

Redige il progetto di restauro del Magazzino 26, il maggiore dei magazzini storici del Portovecchio per le Imprese Rizzani-Deeccher e Maltauro. Questa esperienza conoscitiva ausilierà in seguito l’aggiudicazione del progetto per la riqualificazione dell’intero Portovecchio congiuntamente allo studio Cervesi perla Società Portocittà.

Si occupa anche di nuova edificazione in particolare nelle borgate carsiche e per residenze private soprattutto in costiera e nel settore alberghiero.

Vanno citati tra i tanti l’ampliamento dell’hotel Duchi d’Aosta Vis a Vis, casa Illy in costiera, la sede di Expò Mittelschool per la camera di commercio di Trieste ed anche gli alberghi resort Tre merli di Barcola.

Contribuisce al progetto di riqualificazione del Magazzino Vini sulle Rive firmato dall’architetto Casamonti redigendo le schede di restauro dello stesso.

Nel 2011 ha organizzato ed allestito la Biennale diffusa di Venezia a Trieste all’interno del Magazzino 26 del Portovecchio diretta e presieduta da Vittorio Sgarbi.

Dal 2010 si occupa prevalentemente della riqualificazione del Portovecchio per la società Portocittà. Esegue diversi interventi significativi quali ristrutturazioni ed arredi di residenze private di pregio.
I suoi lavori sono pubblicati su Finalità dell’Architettura, Costruire, Interni, Domus, Abitare, G e B Project, A.D., El Decor, Casa Vogue, sino a il Sole 24 ore.